Aquilifero II-III secolo A.D.
L'aquilifero (aquilifer in latino, letteralmente colui che porta l'aquila) era il soldato incaricato di portare in battaglia l'aquila delle legioni romane, che tutti i soldati dovevano proteggere anche a costo della vita. L'aquila era infatti quanto di più prezioso aveva la legione e la sua perdita era considerata un'immane disgrazia.
Ciò accadde ad esempio a Carre, dove trovò la morte il triumviro Marco Licinio Crasso e nella disfatta di Teutoburgo, quando vennero annientate tre legioni.Sono numerosi i casi di aquiliferi che, gettandosi contro il nemico portando l'insegna, hanno trascinato con sé i compagni, capovolgendo una situazione critica: un esempio è dato dal primo sbarco di Cesare in Britannia, quando le sue truppe, intimorite dai nemici, si decisero a sbarcare a terra per proteggere un aquilifero che da solo era sbarcato avanzando verso i nemici.
Ciò accadde ad esempio a Carre, dove trovò la morte il triumviro Marco Licinio Crasso e nella disfatta di Teutoburgo, quando vennero annientate tre legioni.Sono numerosi i casi di aquiliferi che, gettandosi contro il nemico portando l'insegna, hanno trascinato con sé i compagni, capovolgendo una situazione critica: un esempio è dato dal primo sbarco di Cesare in Britannia, quando le sue truppe, intimorite dai nemici, si decisero a sbarcare a terra per proteggere un aquilifero che da solo era sbarcato avanzando verso i nemici.