Oplita Siceliota
L'oplita era il soldato della fanteria pesante della Grecia antica.
La sua armatura (panoplia) era costituita da un elmo, da una corazza pesante, da schinieri in bronzo, da una corta spada in ferro, da una lancia ed infine da uno scudo bronzeo rotondo fornito di un passante centrale e di un'impugnatura lungo il bordo. Questo tipo di scudo, che consentiva una tenuta molto salda in posizione di difesa contro gli assalitori, costituì un'innovazione decisiva e sembra da mettere in relazione con il sorgere della falange, formazione compatta di combattenti che con gli scudi si coprivano a vicenda.
L'innovazione consisteva nelle dimensioni dello scudo, che variavano dai 60 cm ai 90 cm, sufficienti per poter permettere agli opliti di proteggere le parti del corpo più vulnerabili.
Sicelioti o Sicilioti erano gli abitanti delle polei siciliane di origine greca, che si attribuivano questo nome per distinguersi dai Greci di Grecia e Magna Grecia (che si definivano italioti) e dalle popolazioni autoctone isolane come i Siculi, i Sicani e gli Elimi.
La colonizzazione Greca fu aperta alla fusione con i popoli che popolavano la Sicilia dell'epoca, favorendo dunque, con la commistione, la nascita di un nuovo popolo: quello siceliota, che si richiamava evidentemente a quelli che erano i nativi siciliani.
I sicelioti si diffusero inizialmente nelle coste orientali e meridionali dell'isola (città principali erano Syrakousai, Ghelas ed Akragas), lasciando gli altri popoli nell'entroterra.
In seguito (e fino alla conquista conquista romana) colonizzarono quasi interamente la costa siciliana.
La sua armatura (panoplia) era costituita da un elmo, da una corazza pesante, da schinieri in bronzo, da una corta spada in ferro, da una lancia ed infine da uno scudo bronzeo rotondo fornito di un passante centrale e di un'impugnatura lungo il bordo. Questo tipo di scudo, che consentiva una tenuta molto salda in posizione di difesa contro gli assalitori, costituì un'innovazione decisiva e sembra da mettere in relazione con il sorgere della falange, formazione compatta di combattenti che con gli scudi si coprivano a vicenda.
L'innovazione consisteva nelle dimensioni dello scudo, che variavano dai 60 cm ai 90 cm, sufficienti per poter permettere agli opliti di proteggere le parti del corpo più vulnerabili.
Sicelioti o Sicilioti erano gli abitanti delle polei siciliane di origine greca, che si attribuivano questo nome per distinguersi dai Greci di Grecia e Magna Grecia (che si definivano italioti) e dalle popolazioni autoctone isolane come i Siculi, i Sicani e gli Elimi.
La colonizzazione Greca fu aperta alla fusione con i popoli che popolavano la Sicilia dell'epoca, favorendo dunque, con la commistione, la nascita di un nuovo popolo: quello siceliota, che si richiamava evidentemente a quelli che erano i nativi siciliani.
I sicelioti si diffusero inizialmente nelle coste orientali e meridionali dell'isola (città principali erano Syrakousai, Ghelas ed Akragas), lasciando gli altri popoli nell'entroterra.
In seguito (e fino alla conquista conquista romana) colonizzarono quasi interamente la costa siciliana.