Stuka JU87
Lo Junkers Ju 87, detto anche Stuka (in tedesco Sturzkampfflugzeug, letteralmente "aereo da combattimento in picchiata"), era un bombardiere in picchiata monomotore con configurazione alare ad ala di gabbiano rovesciata. Pur essendo stato progettato nel lontano 1933 dall'azienda tedesca Junkers, lo Stuka restò in produzione per oltre nove anni, rimanendo per tutta la durata della guerra immutato nella struttura e nella configurazione di base, prova della validità complessiva della macchina.
Impiegato principalmente dalla Luftwaffe oltre che dalle forze aeree delle potenze dell'Asse, lo Ju 87 fu uno dei più efficaci bombardieri in picchiata della seconda guerra mondiale e certamente il velivolo più propagandato di tutto in conflitto.
Nonostante i suoi limiti, è considerato una pietra miliare nella storia dell'aviazione.
La lugubre sirena che annunciava la picchiata e i brillanti risultati ottenuti ne fecero un aereo leggendario.
Dato però che i tedeschi non fornivano scorta ai loro bombardieri, se questi venivano sorpresi dalla caccia nemica, le perdite potevano essere molto pesanti.
Ben presto fu chiaro che i successi degli Stuka potevano essere ottenute solo in condizioni di supremazia aerea quasi assoluta.
Nel corso della battaglia d'Inghilterra i reparti da bombardamento in picchiata vissero un momento di crisi profonda, subendo perdite pesantissime. In realtà lo Stuka era un aereo piuttosto vulnerabile, lento e poco manovrabile.
Un confronto diretto, senza protezione adeguata, con i veloci caccia della RAF ne faceva una facilissima preda.
Il più celebre pilota di Stuka, Hans-Ulrich Rudel, ottenne grandi successi con questo velivolo, combattendo esclusivamente sul fronte russo; distrusse oltre cinquecento carri armati, affondò una corazzata, la Marat, con una bomba da 1000 kg, perse una gamba a seguito delle ferite riportate in un combattimento aereo ma ricominciò a combattere con un arto artificiale.
Terminò il conflitto come colonnello consegnandosi agli inglesi con alcuni compagni di stormo per non cadere nelle mani dei sovietici.
Impiegato principalmente dalla Luftwaffe oltre che dalle forze aeree delle potenze dell'Asse, lo Ju 87 fu uno dei più efficaci bombardieri in picchiata della seconda guerra mondiale e certamente il velivolo più propagandato di tutto in conflitto.
Nonostante i suoi limiti, è considerato una pietra miliare nella storia dell'aviazione.
La lugubre sirena che annunciava la picchiata e i brillanti risultati ottenuti ne fecero un aereo leggendario.
Dato però che i tedeschi non fornivano scorta ai loro bombardieri, se questi venivano sorpresi dalla caccia nemica, le perdite potevano essere molto pesanti.
Ben presto fu chiaro che i successi degli Stuka potevano essere ottenute solo in condizioni di supremazia aerea quasi assoluta.
Nel corso della battaglia d'Inghilterra i reparti da bombardamento in picchiata vissero un momento di crisi profonda, subendo perdite pesantissime. In realtà lo Stuka era un aereo piuttosto vulnerabile, lento e poco manovrabile.
Un confronto diretto, senza protezione adeguata, con i veloci caccia della RAF ne faceva una facilissima preda.
Il più celebre pilota di Stuka, Hans-Ulrich Rudel, ottenne grandi successi con questo velivolo, combattendo esclusivamente sul fronte russo; distrusse oltre cinquecento carri armati, affondò una corazzata, la Marat, con una bomba da 1000 kg, perse una gamba a seguito delle ferite riportate in un combattimento aereo ma ricominciò a combattere con un arto artificiale.
Terminò il conflitto come colonnello consegnandosi agli inglesi con alcuni compagni di stormo per non cadere nelle mani dei sovietici.