Vessillifero 3rd century A.D.
Nell'esercito romano signifer (detto in italiano, signifero o vessillifero) era il nome con cui genericamente si indicavano i portainsegne.
Le insegne (signa) erano in genere costituite da oggetti metallici che riproducevano vari simboli magici, religiosi o onorifici montati su aste che venivano alzate e tenute in mano dai portatori di insegna in modo che esse fossero ben visibili.
Faceva parte di quel ristretto gruppo di sotto-ufficiali chiamati principales.
Il loro ruolo era estremamente importante durante le battaglie, poiché costituivano un punto di riferimento visibile per i semplici soldati, dietro il quale la centuria trovava la sua unità e lo slancio per condurre l'attacco.
Il signfer per l'importante ruolo che ricopriva, costituiva però anche per il nemico, un significato importante. era infatti un bersaglio assai ambito, visto che al termine delle battaglie si contavano i signa sottratti alle armate romane.
Vi è da aggiungere che Cesare sceglieva solitamente tra i signiferi i migliori uomini di truppa, per abilità nel combattimento, carisma e forza fisica, chiamati antesignani,proprio perché si ponevano di fronte al nemico a protezione delle insegne (ante-signa).
In seguito tale termine ebbe il significato di "soldato scelto", destinato a combattere in prima fila, a fianco del proprio centurione.
Le insegne (signa) erano in genere costituite da oggetti metallici che riproducevano vari simboli magici, religiosi o onorifici montati su aste che venivano alzate e tenute in mano dai portatori di insegna in modo che esse fossero ben visibili.
Faceva parte di quel ristretto gruppo di sotto-ufficiali chiamati principales.
Il loro ruolo era estremamente importante durante le battaglie, poiché costituivano un punto di riferimento visibile per i semplici soldati, dietro il quale la centuria trovava la sua unità e lo slancio per condurre l'attacco.
Il signfer per l'importante ruolo che ricopriva, costituiva però anche per il nemico, un significato importante. era infatti un bersaglio assai ambito, visto che al termine delle battaglie si contavano i signa sottratti alle armate romane.
Vi è da aggiungere che Cesare sceglieva solitamente tra i signiferi i migliori uomini di truppa, per abilità nel combattimento, carisma e forza fisica, chiamati antesignani,proprio perché si ponevano di fronte al nemico a protezione delle insegne (ante-signa).
In seguito tale termine ebbe il significato di "soldato scelto", destinato a combattere in prima fila, a fianco del proprio centurione.