Oplita della Locride
Il figurino in 54 mm della Romeo Model rappresenta un Oplita dei Locri Opunzi, abitanti della Locride, una regione della Grecia Centrale che combatté a fianco di Leonida e i suoi spartani nella battaglia delle Termopili (480 a.C.).
L'oplita (dal greco hoplites) era il soldato della fanteria pesante della Grecia Antica.
La sua armatura, definita con il termine panoplia, era costituita da un elmo, in greco kranos, da una corazza pesante, da schinieri in bronzo, da una corta spada in ferro (xiphos), da una lancia (dory) ed infine da uno scudo bronzeo rotondo (oplon) dal quale appunto deriva il termine "oplita”, fornito di un passante centrale e di un'impugnatura lungo il bordo (antilabē).
Questo tipo di scudo, che consentiva una tenuta molto salda in posizione di difesa contro gli assalitori, costituì un'innovazione decisiva e sembra da mettere in relazione con il sorgere della falange, formazione compatta di combattenti che con gli scudi si coprivano a vicenda.
Gli opliti in battaglia operavano in ranghi serrati costituendo un muro di metallo da cui spuntavano le lunghe lance, tale formazione fu tanto efficace che il ruolo della fanteria leggera, della cavalleria e dei carri da guerra, fu notevolmente ridimensionato in Grecia. La filosofia bellica dell'oplite si basava sulla moderazione e l'aiuto reciproco e non sulle gesta valorose di un eroe, non esistono infatti opliti nei poemi omerici.
Il figurino indossa un elmo di tipo Corinzio con doppia cresta, ciò rendeva il guerriero più alto ed aggressivo sul campo di battaglia.
L'oplita (dal greco hoplites) era il soldato della fanteria pesante della Grecia Antica.
La sua armatura, definita con il termine panoplia, era costituita da un elmo, in greco kranos, da una corazza pesante, da schinieri in bronzo, da una corta spada in ferro (xiphos), da una lancia (dory) ed infine da uno scudo bronzeo rotondo (oplon) dal quale appunto deriva il termine "oplita”, fornito di un passante centrale e di un'impugnatura lungo il bordo (antilabē).
Questo tipo di scudo, che consentiva una tenuta molto salda in posizione di difesa contro gli assalitori, costituì un'innovazione decisiva e sembra da mettere in relazione con il sorgere della falange, formazione compatta di combattenti che con gli scudi si coprivano a vicenda.
Gli opliti in battaglia operavano in ranghi serrati costituendo un muro di metallo da cui spuntavano le lunghe lance, tale formazione fu tanto efficace che il ruolo della fanteria leggera, della cavalleria e dei carri da guerra, fu notevolmente ridimensionato in Grecia. La filosofia bellica dell'oplite si basava sulla moderazione e l'aiuto reciproco e non sulle gesta valorose di un eroe, non esistono infatti opliti nei poemi omerici.
Il figurino indossa un elmo di tipo Corinzio con doppia cresta, ciò rendeva il guerriero più alto ed aggressivo sul campo di battaglia.